Lacrimi e Sacrifici in Italia

 

Italy's Minister of Labor and Welfare Bursts into Tears While Announcing Pension Cuts in Rome. Freeze frame of APTN video shot by Pietro De Cristofaro.

Cari lettori di “Mozzarella Mamma”, mentre stavo per terminare il mio post sulle Mamme Tigri italiane, ho dovuto mandare all’aria tutti i miei progetti perché dall’ufficio mi hanno chiamata per seguire la conferenza stampa del nuovo primo ministro italiano, Mario Monti, che annunciava le misure di austerità che avrebbero dovuto allontanare l’Italia dal baratro dell’autodistruzione economica e impedire all’Euro di disintegrarsi.  Così alle otto di sera mi sono ritrovata alla conferenza stampa ad ascoltare Monti e i suoi ministri elencare le misure che avrebbero intenzione di adottare. Il momento più drammatico è stato quando Monti ha dato la parola al ministro del Lavoro e del Welfare, Elsa Fornero. Il ministro ha cominciato a spiegare le decisioni che erano state prese per cambiare il sistema pensionistico italiano. Mi è sembrata schietta e concreta fino a quando non ha detto: “Dobbiamo, e sì, questo ci costa psicologicamente, chiedere sacri…” e poi prendendosi il viso tra le mani, ha allontanato il microfono, si è messa una mano davanti alla bocca e ha cominciato a piangere. Il primo ministro Monti ha completato la frase al suo posto: “Penso che abbiate capito che voleva dire “sacrifici.” Sì, avevamo capito. L’Italia intera ha compreso. E’ tempo di sacrifici ed è doloroso sentirlo.

Dato che la conferenza stampa era stata posticipata, mi hanno chiesto di correre nella super chic Via Condotti per riprendere lo shopping natalizio e fare qualche intervista su come le misure di austerità potranno influire sulle vacanze di Natale. E’ stato un sollievo vedere le strade affollate di gente. Abbiamo ripreso due coppie che davano un’occhiata ai diamanti e agli zaffiri nella vetrina di Bulgari. Hanno soffocato una risata quando ho chiesto loro se pensavano di acquistare qualcosa. Ho intervistato due giovani donne che ammiravano uno splendido vestito da sera nel negozio di Armani (una di loro, Natasha, mi ha raccontato che anche senza la crisi economica non potrebbe permetterselo). Una maestra che ho intervistato ha affermato una cosa che in fondo noi tutti sappiano: “Non hai bisogno di soldi o di regali ricercati per rendere speciale il Natale. Guardati intorno, puoi sentire lo spirito del Natale.”

A presto con il mio post sulla Mamma Tigre italiana.

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