Le Pupe di Berlusconi – Parte II

Silvio Berlusconi salutando i suoi fans fuori il tribunale di Milano. Freeze Frame di APTN video.

Per anni i giornalisti a Roma hanno prestato poca attenzione alla vita privata del primo ministro Berlusconi che alla fine si è rivelata una patata bollente. Tutti sanno che gli piace flirtare e adora le giovani e belle ragazze. Sono sorte molte polemiche quando ha sostenuto la candidatura al Parlamento di showgirl e soubrette nelle liste del suo partito. Ha perfino organizzato dei corsi base di politica nelle sedi del suo partito per soubrette. Durante gli anni di Berlusconi, le veline sono salite sulla ribalta della scena politica e culturale.

L’ambiguo comportamento di Berlusconi con le giovani è assurto agli onori delle cronache quando ha partecipato al compleanno di Noemi, un’esile diciottenne aspirante modella di abbigliamento intimo. La loro relazione sembra fosse alquanto strana. Noemi lo chiamava ‘Papi’. Per il suo compleanno le ha regalato una collana d’oro tempestata di diamanti. Poi è venuto fuori che l’aveva invitata anche nella sua villa in Sardegna. Credo che ‘Papi’fosse un diminutivo intimo fra i due. Subito dopo la sua partecipazione alla festa di Noemi, Veronica Lario, seconda moglie separata di Berlusconi,  ha dichiarato che avrebbe chiesto il divorzio perché suo marito era malato e aveva un problema con le minorenni.

Berlusconi ha negato che la relazione con la minorenne Noemi fosse in qualche modo scandalosa. Ma nell’anno successivo sarebbe stato obbligato a spiegare altre relazioni poco chiare con molte donne – escort, soubrette e veline. Berlusconi ripete sempre che non è un santo, che gli piacciono le donne e che non ha mai pagato per fare sesso.

La sera in cui Barack Obama è stato eletto presidente degli Stati Uniti, il 4 novembre del 2008, Silvio Berlusconi era a una delle sue famose feste piene di veline a Palazzo Grazioli, la sua residenza romana, di fronte agli uffici di AP.

Io ho passato tutta la serata tra un’emittente televisiva e l’altra a commentare le elezioni americane. Gli italiani erano presi dall’euforia delle elezioni e ho avvertito una sensazione di giubilo a Roma. Per me poter spiegare come tutto ciò era potuto succedere e raccontare agli italiani come funziona il sistema democratico americano è stato eccitante. Ma né io né altri giornalisti sapevamo che Berlusconi si stava eccitando in altri modi.

Tra gli invitati a Palazzo Grazioli c’era Patrizia D’Addario, una bionda e bellissima escort quarantaduenne di Bari. In seguito lei ha dichiarato che lui non l’aveva pagata per quella notte di sesso, ma aveva promesso di aiutarla a ottenere dei contratti edili a Bari. Ma Berlusconi si è tirato indietro e allora lei ha rivelato che aveva registrato le loro conversazioni. Berlusconi è sopravvissuto allo scandalo perché in Italia la prostituzione non è illegale, ma non ha imparato la lezione, anzi, è diventato più sfrontato.

Dopo questa brutta partenza, i rapporti di Berlusconi con l’amministrazione Obama non sono mai stati idilliaci. In molte occasioni Berlusconi ha definito Obama  ‘abbronzato’ e dichiarato che anche sua moglie Michelle doveva essere andata al mare perché anche lei era abbronzata.

Considero questo commento alquanto offensivo e sono rimasta disgustata quando ho osservato il video in cui Berlusconi faceva queste dichiarazioni da un podio di fronte a una platea di sostenitori bianchi. Tutti sembravano molto divertiti.

Quando i documenti di Wikileaks sono stati resi pubblici, uno dei primi file emersi riporta commenti sulle “feste selvagge” di Berlusconi suggerendo che ‘la sua inclinazione ad andare a letto tardi e la sua passione per le feste smodate significa che non si riposa abbastanza’. Elizabeth Dibble, un alto funzionario dell’ambasciata americana a Roma, lo descrive come “inetto, vanitoso e inefficiente come leader”.

Nel dicembre del 2010 è esploso un nuovo scandalo che ha coinvolto questa volta una bella ragazza originaria del Marocco. Si chiama Ruby, diminutivo di Ruba-Cuori. E’ una storia troppo bella per essere vera.

Secondo i documenti del tribunale, Ruby ha partecipato a numerose feste nella villa di Berlusconi vicino Milano (la stessa in cui l’ho intervistato anni fa), e in seguito, quando è stata arrestata per furto (questa volta non di cuori), Berlusconi ha chiamato la questura di Milano asserendo che era la nipote dell’allora presidente egiziano Hosni Mubarak e che lui come primo ministro si augurava che fosse rilasciata senza clamore per evitare incidenti.

Con il procedere delle indagini, la storia di Ruby è apparsa sempre più squallida. Si raccontano di 33 donne che hanno partecipato ai vari ‘bunga bunga’ nella villa del settantaquattrenne primo ministro. Ruby ha descritto queste feste in un’intervista televisiva. Si comincia con una cena dove il cibo si ispira ai colori della bandiera italiana, verde, bianco e rosso. Ha aggiunto che alla fine della serata Berlusconi le ha dato una busta con 7.000 euro, ma ha ribadito di non aver fatto sesso con lui. Poi col il passare dei giorni sono emersi altri dettagli. Secondo i documenti del tribunali i giudici, intercettando le telefonate delle giovani, hanno stabilito che dopo la cena, le ragazze si recavano con Berlusconi e due suoi amici nella stanza del ‘bunga-bunga’arredata con un palo da lapdance e poltrone per gli uomini. Le ragazze erano incoraggiate a  indossare camici da infermiera o uniformi da poliziotta con sotto soltanto collant e niente reggiseno. Dopo lo spettacolino venivano condotte in un’altra stanza dove un assistente di Berlusconi consegnava loro delle buste con diverse somme di denaro. A qualcuna veniva chiesto di passare la notte con Silvio. Nei diari confiscati a una di queste ragazze si legge che le somme nelle buste variavano dai 2.000 ai 7.000 euro.

Il titolo del Corriere della Sera del 19 gennaio 2011 riassume: “Silvio Berlusconi, il bancomat.”

Nessuno sa cosa implichi in effetti il bunga-bunga, per questo mi attengo a un articolo dell’Economist che analizza i documenti sul caso in mano ai giudici:

“Le 782 pagine che riportano le dichiarazioni dei testimoni e le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche dipingono il signor Berlusconi come una persona che passa il tempo libero comportandosi come un corrotto imperatore romano, invitando dozzine di soubrette e cortigiane alle cene nella sua residenza vicino Milano seguite dal bunga-bunga, un gioco erotico che poi si trasforma in sesso.”

Di nuovo Berlusconi si è rivolto direttamente al pubblico fornendo la sua versione del ‘bunga-bunga’. In uno dei miei ultimi servizi su Berlusconi ho utilizzato uno dei suoi slogan pronunciati durante un meeting con i giovani dove ha ricevuto un applauso entusiasta quando ha detto: “Quando si parla di bunga-bunga– e molti lo fanno–, è qualcosa di estremamente innocente. Cioè, dopo 15 giorni di duro lavoro, stiamo insieme e ci scambiamo pettegolezzi, stiamo insieme e siamo felici. A me piace cantare, raccontare barzellette e ballare.”

Silvio Berlusconi raccontando bunga-bunga. Freeze frame di video APTN.

 

All’APTN spesso ci chiedono di fare VOX POPULIS. In pratica sono i commenti della gente o dell’uomo della strada sulle notizie che seguiamo. Negli anni ho chiesto commenti su Berlusconi a centinaia di persone e le reazioni sono state molto forti. I miei colleghi e io siamo sempre rimasti meravigliati di come gli italiani hanno sostenuto Berlusconi sul problema del bunga-bunga. Ricordo una vecchietta che passeggiava di fronte al Vaticano che ha dichiarato: “Ha peccato, ha esagerato, ma dobbiamo perdonarlo. Chi non ha mai peccato?” Un anziano signore che camminava insieme alla moglie ha detto di fronte alle telecamere di APTN: “Guardate le donne che vanno con lui. Berlusconi è un grande. E’ potente, è ricco ed è divorziato. Al suo posto farei la stessa cosa.”

Molti analisti suggeriscono che la popolarità di Berlusconi tra l’italiano medio è dovuta alla Tv con cui comunica direttamente con la gente, senza ricorrere agli intellettuali italiani. Alexander Stille, professore di giornalismo alla Columbia University, nel suo articolo intitolato “A Sin that May not be Forgiven” (Un imperdonabile peccato)ha spiegato come Berlusconi ha usato i media che possiede per mantenere il potere.

“Negli ultimi scandali (come in quelli del passato)  molte delle evidenze non sono state messe in risalto dalle principali reti televisive italiane, che insieme ai network di Berlusconi detengono il 90% dell’audience, in un Paese dove il 70-80% delle notizie viene diffuso dalla Tv… Prima di Berlusconi, non c’erano restrizioni o problemi etici come il conflitto di interessi o l’insider trading. Quando Berlusconi venne eletto la prima volta nel 1994, divenne normale che l’uomo più ricco del Paese, proprietario di grandi network televisivi e oggetto di molte inchieste giudiziarie, potesse, senza vendere nessuna delle sue aziende private, essere a capo del governo, dettare legge nel sistema radiotelevisivo e modificare le leggi sulla giustizia. Sembrò naturale che potesse usare le risorse pubbliche per i suoi fini.”

Il processo di Berlusconi per favoreggiamento della prostituzione minorile e l’uso dei  suoi poteri per coprire lo scandalo, forse è forse quello dei quattro processi in corso in cui rischia veramente di essere condannato. Gli altri tre processi, tutti per corruzione, cadranno in prescrizione il prossimo anno.

La Statua della Gatta su Via della Gatta a Rome. Foto da Trisha Thomas

 

L’Associated Press ha i suoi uffici in un vicolo del centro di Roma, Via della Gatta. Via della Gatta finisce in una graziosa piazzetta, Piazza Grazioli. Il portone del nostro edificio è in Piazza Grazioli, 5. D’altra parte della strada c’è Palazzo Grazioli e appollaiato sul cornicione del palazzo c’è un gatto di marmo con gli occhi fissi sull’entrata. Si narra che qualcuno venne assassinato sul portone del nostro palazzo e l’unico testimone del crimine fu un gatto che passeggiava sul cornicione. La statua di marmo del gatto fu posta per ricordare all’assassino che c’era un testimone del delitto. Ora il gatto sorveglia le troupe dell’APTN TV, i fotografi e i giornalisti che entrano ed escono di corsa per i servizi o per un cappuccino a metà mattinata. Magari il gatto potesse girare la testa dall’altra parte! Oggi Palazzo Grazioli è la residenza romana del primo ministro italiano Silvio Berlusconi. Le finestre che danno sul nostro ufficio vengono tenute chiuse, ma una volta uno delle guardie del corpo di Berlusconi disse a un cameraman dell’APTN: “Se dalle vostre finestre poteste riprendere cosa succede di fronte, avreste molte storie da raccontare!” All’epoca non avevamo idea di quanto fosse vera quella affermazione.

L’altra domenica mattina ho seguito il nuovo primo ministro Mario Monti. Avevamo saputo che si sarebbe recato a una funzione religiosa in una chiesa romana vicino al senato, Sant’ Ivo Alla Sapienza. Questo piccolo gioiellino è nascosto tra gli archivi del Senato e vi si accede attraverso uno spettacolare cortile. Le troupe televisive aspettavano nel cortile, sbirciando se spuntava fuori la sua testa grigia. Appena è uscito dalla chiesa, gli ho chiesto in inglese: “Signor Monti, cosa può fare per recuperare la fiducia nell’economia italiana?” Non mi ha risposto, ma sua moglie Elsa mi ha guardata, mi ha lanciato uno sguardo divertito, ha alzato un sopracciglio e ha detto “no” con le labbra. Mi è piaciuta immediatamente.

Nelle scorse settimane quel gatto ha visto molto movimento. Piazza Grazioli era alquanto caotica. Troupe televisive, giornalisti, fotografi da tutto il mondo e alla fine migliaia di cittadini italiani, si sono dati appuntamento sotto la residenza di Berlusconi per osservarlo nei suoi ultimi giorni di potere. Anch’io ci ho passato un po’ di tempo.

C’è una parte di me che è triste nel vedere Silvio lasciare la scena politica. E’ la fine di un’epoca e la fine, molto probabilmente, del personaggio più pittoresco che abbia mai seguito. Per questo dico: ‘Addio, Berlusconi, arrivederci, Silvio’….

 

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