Un Sacco di Fagioli

Little girl lying on a Bag of Beans in South Sudan. Freeze Frame of WFP video shot January 20, 2012 in Likongole Village.

L’ufficio di Associated Press Televisione a Roma segue gli eventi italiani, quelli in Vaticano e le attività delle due agenzie dell’ONU a Roma, la FAO (Food and Agriculture Organization) e il WFP (World Food Programme). Negli anni, sono sempre rimasta colpita dal coraggio e dalla determinazione delle tante persone che lavorano al WFP e sono disposte a rischiare la vita per recarsi in zone di guerra a portare alimenti alle popolazioni ridotte alla fame.

Piccola digressione. Una volta, quando il mio primo figlio aveva cinque mesi, ho fatto un viaggio con il WFP nella Liberia sconvolta dalla guerra. Pensavo stupidamente di dover dimostrare ad AP che ero capace di essere mamma e corrispondente di guerra insieme. La situazione era talmente pericolosa che fummo costretti a restare su un’imbarcazione dell’ONU ancorata nel porto, così in caso di emergenza, avremmo potuto salpare velocemente. Non potrò mai dimenticare quello che ho visto durante quel viaggio – bambini denutriti, armati fino ai denti, adolescenti drogati e signori della guerra. Se qualcuno fosse interessato, uno di questi giorni scriverò un post sull’argomento.

Tutto questo per dire che conosco il coraggio e l’impegno di chi lavora al WFP.

Oggi, il WFP ha fornito alla APTN un video del villaggio incendiato di Likongole, nel Sudan meridionale. Credo sia il primo video che documenta la violenza esplosa lo scorso Natale tra le etnie Lou Nuer e Muerle. Il video mostra il villaggio ridotto in cenere, alcune persone attorno a tombe scavate di recente, un cranio annerito a terra… il New York Times ha pubblicato un articolo che descrive questa violenza meglio di quanto non sappia fare io. LINK

Il WFP è arrivato nel villaggio in elicottero e ha portato alcuni sacchi di fagioli. Mi è piaciuta molto l’inquadratura di una bambina che saltava su un grosso sacco di legumi. Non conosco il suo nome, ma spero che a questa bambina venga risparmiato il fosco futuro che aspetta tanti bambini nel Sudan meridionale, fra violenza etnica, omicidi, stupri e fame.

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